Trek – Segafredo, Quinn Simmons mette nel mirino la Parigi – Roubaix

Buone le prime settimane di adattamento al World Tour per Quinn Simmons. Il classe 2001, appena arrivato alla Trek-Segafredo, ha già avuto modo di testarsi in varie corse in questo avvio di stagione, prendendosi anche le sue prime top ten tra i professionisti nella frazione inaugurale e in quella conclusiva del Tour de la Provence, terminato con il successo nella generale di Nairo Quintana. Terminato questo primo periodo di adattamento, il campione del mondo juniores è già pronto a inseguire nuovi obiettivi ed ha messo nel mirino la stagione delle Classiche, con un occhi particolare sulla Parigi – Roubaix.

“Quest’inizio è stato buono, ma è stato anche un grande cambiamento – ha dichiarato ai microfoni di VeloNews – Mi sto abituando e sto migliorando gara dopo gara. Le corse sono molto diverse, molto più controllate all’inizio e molto più veloci alla fine. Sto quindi imparando a gestire la corsa al meglio e anche in questo miglioro in ogni gara. Nelle tappe con arrivo allo sprint le prime due ore sono molto controllate, non c’è ancora corsa vera, ma negli ultimi 40 chilometri ci sono velocità folli. Non sono abituato, ma sono soddisfatto del punto in cui mi trovo in questo momento”.

Nonostante la giovanissima età, lo statunitense sarà già una delle pedine più importanti della Trek nella stagione delle Classiche, come dimostrano le parole del direttore sportivo Steven De Jongh: “Abbiamo parlato molto durante l’Etoile de Besseges e l’ho incoraggiato a passare del tempo in Belgio prima delle Classiche, in modo da potersi adattare al pavé e conoscere bene quelle strade”.

Il calendario del diciottenne non è ancora ben definito, ma è già chiaro quale sarà la corsa più importante per lui: “La Parigi – Roubaix – ha dichiarato senza mezzi termini De Jongh – Al momento non sappiamo ancora con certezza quali Classiche correrà. Siamo in un anno di adattamento per lui e per noi. Abbiamo una squadra molto forte per le Classiche e ogni corridore dovrà guadagnarsi il posto. Ovviamente lui ha un potenziale enorme in tutte le Classiche, ma questo non vuol dire che le farà tutte già al primo anno. Dobbiamo anche vedere come recupera. La Parigi – Roubaix è il suo grande obiettivo, ma non abbiamo ancora stabilito un calendario di avvicinamento. Non sappiamo se farà il Fiandre ad esempio. Di certo non vogliamo che arrivi esausto alla Parigi – Roubaix. Ovviamente se dovesse recuperare bene e andare forte potrebbe fare sia Fiandre che Roubaix, ma vedremo”.

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